La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) e la sua importanza nelle neuroscienze

Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI)

La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) e la sua importanza nelle neuroscienze

Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI)
La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) è una tecnica predittiva che viene utilizzata nel neuromarketing e aiuta – attraverso un approccio scientifico – a comprendere a fondo le intenzioni di un potenziale cliente. Ecco come funziona.

Tra i vari strumenti che il neuromarketing mette a disposizione, uno dei più utili ed efficaci è senza dubbio la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI), una tecnica predittiva che aiuta – attraverso un approccio scientifico – a comprendere a fondo le intenzioni di un potenziale cliente.

Le nostre emozioni, infatti, influiscono profondamente sulle nostre decisioni quotidiane, comprese le decisioni di acquisto.

E attraverso la Risonanza Magnetica Funzionale possiamo andare a registrare quelle emozioni, sia quelle consapevoli che quelle inconsapevoli, così da predire con maggior sicurezza tutti i possibili comportamenti che i nostri acquirenti metteranno in atto.

Applicando questa tecnica al nostro marketing possiamo quindi avere la certezza che i nostri prodotti, i nostri servizi e la nostra comunicazione portino sempre ai risultati che desideriamo.

In questo articolo andremo a vedere più da vicino cos’è la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) e come funziona, come si lega al neuromarketing e come puoi applicare questi test anche al tuo business.

Cos’è la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI)

La Risonanza Magnetica Funzionale è un test di neuromarketing che viene effettuato mediante uno strumento tanto costoso quando efficace e funzionale.

Si tratta di un test completo che scansiona l’attività del nostro cervello in modo tridimensionale quando questo viene sottoposto a uno stimolo, registrando tutte le emozioni che la persona testata sta provando.

Questa scansione, effettuata appunto con uno scanner MRI, riguarda ad esempio la misurazione dei valori di ossigeno nel sangue a livello neuronale e registra ogni minimo impulso emesso dalla nostra mente, anche quelli altrimenti impercettibili, catturando ogni sua attività.

In questo modo è possibile catturare, registrare e analizzare le reazioni – e di conseguenza le intenzioni – di un potenziale cliente. Attraverso questa predizione scientifica e accurata è quindi possibile ottimizzare il nostro lavoro in modo più specifico, modellandolo proprio sulle emozioni e sulle reazioni del nei nostri acquirenti.

Capisci quindi bene le enormi potenzialità di questo test che, di fatto, riesce davvero ad aprire le porte della percezione umana.

Risonanza Magnetica Funzionale e neuromarketing

Abbiamo visto cos’è e come funziona la Risonanza Magnetica Funzionale e abbiamo accennato al fatto che questo test, unito al neuromarketing, ha delle potenzialità incredibili.

Ma in che modo?

Facciamo un piccolo passo indietro. Cos’è esattamente il neuromarketing?

Molto semplicemente, il neuromarketing è una disciplina che fonde il marketing con le neuroscienze. Mentre il marketing tradizionale si basa però su tecniche empiriche, le neuroscienze si basano invece su test scientifici.

Unendo queste due discipline, quindi, possiamo andare a raggiungere i nostri obiettivi di marketing aziendale in modo ancora più sicuro e accurato perché uniamo le conoscenze del marketing agli studi e ai test scientifici sulla mente umana.

A differenza del marketing tradizionale, che si basa su indagini di mercato, interviste e supposizioni che fanno spesso leva alla parte conscia e razionale dei consumatori, l’efficacia dei testi di neuromarketing è garantita dall’approccio scientifico e dall’acquisizione di dati certi e misurabili.

Questi dati vengono ottenuti, studiati e analizzati attraverso l’utilizzo di macchinari sofisticati e di programmi calibrati proprio per studiare le nostre reazioni più recondite, inconsce e irrazionali. In questo modo è quindi possibile prevedere e anticipare le risposte dei nostri potenziali clienti e le loro scelte proprio grazie all’analisi dei dati dei test scientifici a cui vengono sottoposti.

In questo modo possiamo quindi riuscire a intercettare in modo più accurato il nostro pubblico di riferimento, capire in che modo possiamo rendere la nostra comunicazione ancora più diretta ed efficace o in che modo procedere affinché il nostro brand e i nostri prodotti riescano davvero a colpire l’attenzione e diventare memorabili.

Ma non solo.

Saremo infatti in grado di creare prodotti più coinvolgenti, progettare e realizzare packaging più attraenti e sviluppare una comunicazione più efficace, così da riuscire a emergere nel nostro settore, differenziarci dai nostri competitor, sedurre e attrarre i nostri potenziali clienti, sviluppare delle campagne di marketing emozionale mirate ed efficaci e creare un legame più solido e duraturo con i nostri acquirenti.

Tutto questo è possibile proprio grazie ai numerosi strumenti sofisticati e altamente tecnologici come ad esempio l’Eye-Tracking, il test IAT o – appunto – la Risonanza Magnetica Funzionale utilizzati nel campo del neuromarketing.

Ma in cosa consistono questi strumenti? Vediamolo insieme.

Risonanza Magnetica Funzionale e altri strumenti

Abbiamo visto in cosa consiste la Risonanza Magnetica Funzionale. Ma questa tecnica non è l’unica che possiamo usare.

Per avere un quadro della situazione ancora più preciso e dettagliato, infatti, possiamo anche utilizzare altri strumenti come ad esempio:

  • l’Eye-tracking, una tecnica che si serve di occhiali a infrarossi che grazie a una fotocamera integrata, registrano i movimenti oculari e rileva dove lo sguardo si sofferma per più tempo, in modo da capire cosa cattura di più l’attenzione della persona esaminata
  • Il test IAT, un test di misurazione che permette di trovare quelle che vengono definite associazioni implicite tra due elementi diversi
  • Il test EEG, che misura l’attività cerebrale dell’esaminato attraverso un elettroencefalogramma e si sofferma su quali sono quei meccanismi che fanno scegliere o scartare un prodotto nei primissimi secondi di esposizione
  • il GSR (Galvanic-Skin-Responce), ossia la risposta galvanica della pelle, che misura la conduttanza cutanea, ossia tutte le possibili variazioni del sudore sulla pelle, per registrare le reazioni emotive che la persona esaminata prova davanti a un prodotto.

Conclusioni

Bene, siamo giunti alla fine di questo viaggio alla scoperta della Risonanza Magnetica Funzionale. Abbiamo visto cos’è, come funziona e perché è così efficace se viene inserita in una più ampia strategia di neuromarketing.

Se vuoi fare davvero il salto di qualità con il tuo business e desideri avere al tuo fianco un team di esperti capaci di utilizzare strumenti come la Risonanza Magnetica Funzionale, l’Eye-tracking, o il test IAT, allora richiedi una consulenza gratuita: sapremo indicarti il miglior percorso da seguire e svilupperemo insieme a te la migliore strategia per la tua azienda per creare un brand memorabile, far breccia nel cuore dei tuoi consumatori e aumentare di conseguenza le vendite dei tuoi prodotti.

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Rocco Sparapano

Rocco Sparapano

Nasce come Art Director e si evolve a Brand Strategist durante la direzione creativa dell’agenzia che ha fondato nel settembre del 2009. Da oltre dieci anni, pone particolare attenzione alla psicologia applicata alla comunicazione, aiuta le piccole aziende italiane a definire il posizionamento dei loro brand e prodotti sul mercato applicando alla loro comunicazione metodi scientifici miscelati a principi di neuromarketing.

È membro dell’Art Directors Club Europeo, socio dell’Art Directors Club Italiano e lo rappresenta in Puglia ricoprendo il ruolo di Local Ambassador, così come per AINEM, la prima Associazione Italiana di Neuromarketing. Oggi opera come Direttore Creativo nell’agenzia LaMoka® Communication curando principalmente progetti di neurobranding e neuropackaging design.

Rocco Sparapano

Rocco Sparapano

Nasce come Art Director e si evolve a Brand Strategist durante la direzione creativa dell’agenzia che ha fondato nel settembre del 2009. Da oltre dieci anni, pone particolare attenzione alla psicologia applicata alla comunicazione, aiuta le piccole aziende italiane a definire il posizionamento dei loro brand e prodotti sul mercato applicando alla loro comunicazione metodi scientifici miscelati a principi di neuromarketing.

È membro dell’Art Directors Club Europeo, socio dell’Art Directors Club Italiano e lo rappresenta in Puglia ricoprendo il ruolo di Local Ambassador, così come per AINEM, la prima Associazione Italiana di Neuromarketing. Oggi opera come Direttore Creativo nell’agenzia LaMoka® Communication curando principalmente progetti di neurobranding e neuropackaging design.

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