Hai mai ricevuto in regalo un Neurogadget?
Un neurogadget è molto di più di un semplice merchandising: è un potente strumento di neuromarketing capace di fidelizzare i nostri clienti.
Tu che sei imprenditore, avrai sicuramente avuto a che fare con dei gadget aziendali. Sono molto diffusi e vengono utilizzati per trasmettere la brand identity brand identity offline e invadere lo spazio per continuare a comunicare, in modo silente, anche quando non sei con loro.
Ma esiste uno strumento ancora più potente del classico gadget, banale e senza logica a cui siamo abituati questo è il neurogadget, termine coniato da Sercom che indica degli oggetti pubblicitari che non sono solo semplice merchandising, bensì un potente strumento di neuromarketing capace di fidelizzare profondamente i nostri clienti.
Il Neurogadget è un oggetto pubblicitario che non è semplice merchandising, ma un efficace e potente strumento di neuromarketing capace di avvicinare e fidelizzare profondamente i nostri clienti facendosi amare e ricordare nel tempo. I gadget possono infatti trasformarsi in fedeli alleati nella tua strategia di marketing. Ma affinché siano davvero efficaci è necessario che non siano semplici oggettini carini con il logo stampato, solo con lo scopo di avere un gadget da donare.
Un esempio su tanti che ti posso fare è la nostra Penna AGO® progettata per l’azienda milanese Herno e che ha ricevuto numerosi premi e apprezzamenti. Questa penna a forma di ago racconta nella sua essenzialità un mondo, quello del business della moda sartoriale italiana, è congruente al brand ed è stato creato apposta per comunicare in modo efficace alle 20.000 persone in target che l’hanno ricevuta.
Questo ha generato un impatto molto forte sulla memorizzazione del brand attraverso un oggetto iconico, quale è l’ago, che applica tre “relazioni o coppie creative” (come le chiamò Bruno Munari, cioè unità minime della creatività, formate da combinazioni o relazioni fra idee, di cui ne scrive anche il mio caro Amico Geppi De Liso nel suo libro “Creatività & pubblicità“):
- Cambio di dimensione: un ago molto grande
- Cambio di funzione: da ago a penna
- Altro cambio di funzione: da penna a collana.
Notevole, vero? E tutto ciò ha permesso all’azienda di essere facilmente ricordata come un brand dell’industria fashion, dal DNA sartoriale, in tutto il mondo.
Per cui, quando si progetta un neurogadget ci sono un paio di domande che è necessario porsi e cioè: pensando a quando ricevi un regalo, preferisci ricevere un regalo fatto tanto per fare o un regalo che ami e che apprezzi veramente? E tra i tanti che hai ricevuto, quale dei regali è rimasto più a lungo impresso nella tua mente?
Certamente ti ricorderai con più facilità, quello possiede dei valori intrinsechi maggiori e che ti ha trasmesso un emozione, che risulta essere più congruente con il brand dell’azienda che te l’ha donato, quello più ricercato e unico nel suo genere.
Per riuscire a combinare il giusto gadget con il giusto cliente entra in gioco proprio il neuromarketing che, attraverso l’utilizzo di metodi scientifici e di sofisticate apparecchiature tecnologiche, riesce a trasformare un semplice oggetto in un neurogadget promozionale estremamente efficace.
Vediamo allora più nel dettaglio cosa intendiamo esattamente con neurogadget, in cosa si distingue dai tradizionali gadget aziendali e in che modo possiamo implementarli nella nostra strategia di marketing.
Iniziamo!
Cosa sono i neurogadget
I neurogadget sono la nuova frontiera dei gadget aziendali.
Si tratta di oggetti personalizzati e materiali pubblicitari, in linea con il proprio brand, creati in una più ampia strategia di Promozione Tramite Oggetto (chiamata anche Promotion Through Object o PTO).
La particolarità di questi gadget non sta solo nella brandizzazione dei gadget, come avviene nei classici gadget, bensì nella progettazione e nella realizzazione di questi oggetti che utilizzano le più moderne tecniche di neurobranding e neuromarketing.
A cosa servono i neurogadget?
Attraverso i neurogadget, quindi, non si va a realizzare degli oggetti fini a sé stessi, magari con solo stampato il nome e logo aziendale.
Andiamo a creare degli oggetti studiati e creati su misura per il pubblico di riferimento, attraverso studi scientifici di marketing, che hanno come scopo quello di rendere il brand memorabile proprio attraverso il gadget, capace di trasmettere la visione e i valori dell’azienda e strettamente orientato a far vivere all’utente un’emozione e un’esperienza positiva.
Che differenza c’è tra gadget aziendale e neurogadget?
La grande differenza tra un gadget aziendale e un neurogadget sta proprio nello scopo finale.
Mentre un gadget è un oggetto fine a sé stesso che probabilmente verrà messo in un cassetto e dimenticato, il neurogadget è invece studiato e realizzato per entrare in sintonia con il pubblico, diventando portavoce del brand e del messaggio che l’azienda vuole trasmettere.
Il gadget marketing è ancora efficace?
Adesso la domanda sorge spontanea: il gadget marketing è ancora efficace? Oppure è una tecnica di marketing ormai obsoleta e in disuso?
Le statistiche parlano chiaro. Secondo uno studio condotto dalla PPAI (Promotional Products Association International), l’80% dei consumatori ama ricevere un articolo promozionale e il 70% degli intervistati ha affermato che vorrebbe addirittura riceverne più spesso.
I gadget promozionali sono infatti oggetti molto amati dal pubblico per diversi motivi. Primo tra tutti, vengono considerato un vero e proprio omaggio e questo rende più forte e più speciale il legame tra azienda e cliente.
E i benefici di avere dei gadget aziendali sono molteplici:
- il pubblico riuscirà a ricordare in modo più tangibile il brand e i suoi prodotti o servizi
- a differenza di altre tipologie pubblicitarie, un gadget è visibile e può tornare alla vista in più occasioni
- aiuta a distinguersi maggiormente dai propri competitor
- aumenta l’autorevolezza del brand
- ha spesso una diffusione anche tra gli amici e i parenti di chi ha ricevuto il gadget, ampliando così il potenziale pubblico a costo zero
- segue spesso il principio della reciprocità di Cialdini.
Nel suo celebre libro “Le armi della persuasione” di Robert Cialdini, infatti, l’autore afferma che uno dei principi della persuasione è appunto il principio della reciprocità che afferma che
siamo più propensi a dire di sì a coloro dai quali abbiamo già ricevuto qualcosa.
Questo significa che quando qualcuno ci fa un regalo o compie un’azione gentile nei nostri confronti, allora è più probabile che in chi riceve l’omaggio si attivi una sorta di senso d’obbligo che ci spinge a ricambiare la cortesia.
Ed è per questo che chi adotta una strategia di gadget marketing ottiene solitamente maggiori conversioni e clienti più fidelizzati.
Riflessioni finali
Eccoci giunti al temine di questo emozionante viaggio alla scoperta dei neurogadget. Tu li hai già creati per la tua azienda? Se la risposta è no, devi assolutamente rimediare al più presto.
E se vuoi un aiuto per la progettazione e la realizzazione dei tuoi gadget, contattaci: sapremo rispondere al meglio alle tue domande e ti indicheremo come creare il miglior articolo promozionale per la tua azienda